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DICEMBRE 2022 |
--- LO SPECCHIO DELLA MEMORIA ---
25 ANNI DI ATTIVITÀ DEL CENTRO IL PILASTRO - 1994 / 2019
Il volume antologico che raccoglie tanti anni di incontri, mostre, eventi
del centro sammaritano. Cliccare sull'immagine per scaricare il PDF
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EVENTI DEL 2019 |
"UNA FACCIATA A REGOLA D'ARTE" NOVEMBRE 2019 - Raffiguriamo la nostra storia, in nome della bellezza.
Concorso d'idee e di progettazione per la realizzazione di un'opera artistica volta al recupero di una facciata dell'edificio sede dell'associazione culturale “Il Pilastro”
- Il Centro Culturale il Pilastro, è impegnato da venticinque anni nella promozione e divulgazione della memoria storica e della cultura artistica di Santa Maria Capua Vetere e dell'antica Capua. La sede dell'associazione è ubicata in maniera strategica lungo il crocevia di collegamento fra il Mitreo, il Museo Archeologico dell'Antica Capua e l'Anfiteatro Campano. E' volontà dell'associazione di
riqualificare l'immobile in cui è ubicata la propria sede.
Pertanto, l'associazione culturale in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Caserta e la Commissione APSB del medesimo Ordine, promuovono il progetto di cui il bando di concorso d'idee finalizzato alla
riqualificazione dal punto di vista estetico e di decoro urbano, tramite l'ideazione di un'opera artistica da realizzare sulla facciata del palazzo sede dell'associazione medesima.
Obiettivo del bando è dare spazio alla creatività valorizzando la facciata attraverso un'opera comunicativa della storia del luogo e contribuire altresì a migliorare dal punto di vista estetico e funzionale la piazza prospiciente il palazzo. Tale iniziativa ha la finalità di promuovere e divulgare la cultura della libera espressione artistica al fine di educare il rispetto della proprietà altrui, alla tutela e alla salvaguardia dei beni comuni.
COMUNICATO STAMPA
IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO PER FESTEGGIARE I VENTICINQUE ANNI DI ATTIVITA' HA ORGANIZZATO UNA SERIE DI INCONTRI ED EVENTI CHE SI CONCLUDERANNO IL 21 DICEMBRE DI QUEST'ANNO.
IL PROSSIMO, DEDICATO ALLA POESIA, SI TERRA' IL 27 APRILE PRESSO LA SEDE DEL PILASTRO IN SANTA MARIA CAPUA VETERE ALLA VIA R.D'ANGIO', 56 ED AVRÀ IL SUO FOCUS SU POESIA SONORA, POESIA VISIVA, CANTASTORIE CON BREVI INTERVENTI DI RITA PACILIO, ALFONSO MARINO, MIMMO GRASSO.
LE CONCLUSIONI SARANNO AFFIDATE A FLAVIO QUARANTOTTO CHE PROCEDERA' AD UNA PRIMA RIFLESSIONE SULLE "dichiarazionI di poetica" PRODOTTE DAI POETI CHE HANNO PRESENTATO LE LORO OPERE AL PILASTRO.
A QUESTO PUNTO SI E' RITENUTO OPPORTUNO ESTENDERE L'INVITO A TUTTI I POETI RESIDENTI O OPERANTI IN TERRA DI LAVORO A COMPILARE DETTA
"dichiarazione di poetica" (lo spirito che li anima, il senso e il valore che per loro, ognuno di loro, ha la Poesia, ecc.) SU FOGLIO FORMATO A5, SCRITTURA CON CARATTERE BODONI, ALTEZZA 12, E FARLA PERVENIRE A QUESTO CENTRO ENTRO IL 27 APRILE O MEGLIO, A CONSEGNARLO DI PERSONA IN QUELLA DATA.
LE SCHEDE CHE PERVERRANNO SARANNO OGGETTO DI RIFLESSIONE DA PARTE DI FLAVIO QUARANTOTTO NEL CORSO DI UN INCONTRO CHE SI TERRA' SUCCESSIVAMENTE.
ANCHE QUESTE SCHEDE SARANNO RACCOLTE IN UNA PUBBLICAZIONE CHE SARA' PRESENTATA IL 21 DICEMBRE NEL CORSO DELL'EVENTO CONCLUSIVO.
Gennaro Stanislao
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
Sabato 10 giugno 2017 ore 17,00
al MACS, Museo di Arte Contemporanea, presso il Liceo Aristico di S. Maria C. Vetere ISISS "Righi - Nervi"
Mostra
MITHRA SOL INVICTUS |
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
Giovedì 11 maggio 2017 ore 9,30
col Patrocinio del
Comune di S. Maria C. V., a cura di Gennaro Stanislao
RITRATTO DI VAN GOGHCLICCA SULLA LOCANDINA PER INGRANDIRLA
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
Sabato 29 Aprile 2017 ore 18.00
Presentazione del libro Itinerari dell'anima. Campania e dintorni
di Giorgio AGNISOLA a cura di Anna SOLARI
nell'occasione sarà inaugurata la mostra delle opere dell'artista
Antonella BOTTICELLI dal titolo:
Visioni materiche
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
Domenica 18 Dicembre 2016 ore 11,00
col Patrocinio del
Comune di S. Maria C. V., a cura di Gennaro Stanislao
OMAGGIO A CHARDIN
Dipinti realizzati da Vittorio Romano
È prevista la presenza del Console Generale di Francia a Napoli MONSIEUR HENRI VIGNAL
Saluti del Sindaco ANTONIO MIRRA
Interventi di
GIORGIO AGNISOLA - Critico d'Arte
TERESA SCARPA - Storica dell'Arte
La mostra è aperta dal Lunedì al Venerdì: 9,00 - 12,00 - Lunedì e Giovedì: 9,00 - 12,00 - 16,00 - 18,00
Museo Civico
Santa Maria Capua Vetere
P.zza Angiulli, 1
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
MOSTRA DI ALESSANDRO CIAMBRONE Dal 27 Ottobre 2016
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IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO presenta
il cd "Musical Stories"
Con:
Lello PETRARCA piano Vincenzo FARALDO double bass Aldo FUCILE drums
SABATO 27 FEBBRAIO 2016 ORE 18.30
Al termine della serata, per chi lo desidera, in pizzeria... alla romana!
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L'AVVERTIMENTO DELL'OLTRE
IN MORANDI, ROTHKO E MANZU'
Edizione Il Pozzo di Giacobbe
di Giorgio AGNISOLA
Incontro con l'Autore
Per indagare insieme l'opera e la vita
di tre grandi artisti del novecento
SABATO 16 GENNAIO 2016
ORE 18.30
Via Roberto d'Angiò, 56 S.Maria C.V. cell. 320.3624327 |
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Domenica 13 dicembre 2015 ore 11,00
ANTONIO RAUCCI
Il ragionier Messina
A cura di Luca
Palermo
Antonio Raucci: archeologia contemporanea La vostra
percezione, per quanto istantanea, consiste dunque in
un'incalcolabile moltitudine di elementi ricordati e,
a dire il vero, ogni percezione è già memoria. Noi
percepiamo, praticamente, soltanto il passato, essendo
il puro presente l'inafferrabile progresso del passato
che rode il futuro. - Henri Bergson - Narrare una
storia senza raccontarla, aprire cassetti di una
memoria lontana, cercare un'identità perduta nei
meandri del tempo: sono questi i presupposti da cui
parte l'intera ricerca estetica di Antonio Raucci,
artista insolito, lontano dagli schemi imposti da un
sempre più pressante sistema dell'arte contemporanea.
Un artista archeologo; un artista che scava in un
passato prossimo, in un tempo nel quale una fotografia
era qualcosa di raro e si aspettava con ansia e
trepidazione la risposta ad una lettera inviata mesi e
mesi prima. Chi è la persona ritratta in foto? Qual è
la storia sottostante quelle lettere? sono domande la
cui risposta non interessa a Raucci. Perché quei pezzi
di un puzzle hanno valore anche se il puzzle non viene
completato; perché raccontato una storia che può
essere la storia di tutti e di nessuno; perché ognuno
può identificarsi in quelle figurine ritagliate e
decontestualizzate; ognuno può essere il destinatario
di quelle lettere difficili da decifrare perché fatte
a pezzi dall'artista. Fare a pezzi una storia per
renderla la storia: l'identità, il chi siamo e il chi
siamo stati, diventa, in tal modo, una memoria comune
e, si sa, una memoria comune definisce l'appartenenza.
Appartenenza, tuttavia, non ad un preciso popolo, o ad
una precisa nazione, ma appartenenza all'intero genere
umano, fatto di microcosmi e microstorie quasi mai
raccontate. Raucci raccoglie, dunque, tasselli di
queste storie, li inserisce in contenitori che,
sapientemente, struttura come fossero dei veri e
propri cassetti. I famosi cassetti della memoria che
quando meno ce lo aspettiamo si aprono portando alla
luce immagini, odori e sensazione che credevamo sopite
nel nostro animo. C'è dell'ironia nella ricerca di
Raucci, ma è un'ironia, ritengo, che cela una profonda
nostalgia e una velata malinconia per tempi andati. Se
"i cassetti" di Raucci invitano lo spettatore a
compiere un viaggio alla ricerca, attraverso ricordi
altrui, della sua memoria e della sua identità, i suoi
assemblaggi e i suoi oggetti rifunzionalizzati rendono
l'artista un ingegnere del tempo perduto: pezzi di
ferro, scarti di materiali industriali, segni
indelebili del passaggio e dell'intervento dell'uomo
nella storia, sono i suoi "colori"; le sue mani e le
sue idee si fanno, in tale logica, "pennello" e
l'intero mondo è la sua "tela". Partendo da una
metodologia artistica che, penso, affondi le sue
radici in un'ottima conoscenza del concetto di ready
made duchampiano intriso di un substrato surrealista,
i lavori di Antonio Raucci spostano l'asse dal "che
cosa era?" al "chi è": perché l'oggetto, anche quello
più banale, scelto tra tanti dall'artista, assume una
sua forza ed una sua identità e, inevitabilmente,
finisce con l'essere qualcuno o con il mettere in
evidenza caratteristiche, pregi e difetti di una
persona e di tante persone. Tutta la sua produzione,
dunque, moltiplica a dismisura la soggettività di un
ricordo, rendendolo il ricordo di tutti e, allo stesso
tempo, la storia di nessuno: ognuno di noi è, citando
Pirandello, uno, nessuno e centomila; ogni uomo vive
"con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini". Luca
Palermo
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IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta il libello
TEATROPOLIS di Pasquale MAFFEO
Presentazione di Grazia SOTIS
Intervento di Giorgio AGNISOLA
SABATO 31 OTTOBRE 2015 ORE 18.30
Nel corso dell'incontro saranno esposte opere dell'artista
Antonietta ASCIONE
Al termine della serata, per chi lo desidera, in
pizzeria... alla romana!
Via Roberto d'Angiò, 56 S.Maria C.V. cell. 320.3624327 |
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Sabato 10 ottobre 2015
ALCHEMY
ore 18:30 |
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Sabato 19 maggio 2015
EMPORIUM di Lello Agretti
ore 18.00 |
Il Centro Culturale Il Pilastro in collaborazione con
Archeoclub di S. Maria C.V. e Centro Studi Alberto
Martucci presenta: Raffaele, Bartolomeo,
Mario e Serena AMENDOLA, tre generazioni di artisti a
confronto MOSTRA DI PITTURE E SCULTURE
Presentazione di Antonio Salerno Con
l'occasione, in coincidenza con il sesto anniversario
della morte dell'Avv. Alfonso MARTUCCI
sarà consegnato alla famiglia un bassorilievo
realizzato da Mario Amendola, riproducente il
busto del compianto Maestro di diritto.
DOMENICA 26 OTTOBRE 2014 ore 11:00
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4 ottobre 2014
Mostra personale di Maria Rosaria Solari
sabato 4 ottobre 2014 ore 18.00 |
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24 maggio 2014
Mostra personale di Giovanna Martinelli
sabato 24 maggio ore 18.00 |
23 marzo 2014
1 febbraio 2014
16 febbraio 2014
Elenco artisti nati dal 1960 al 1980
1 GENNARO CAIAZZA
2 ARTURO CASANOVA
3 MICHELE D'ALTERIO
4 GIOVANNA D'AMICO
5 ANTONIO D'AMORE |
6 CARLO DE LUCIA
7 NICOLA DI CAPRIO
8 MIMMO DI DIO
9 DAMIANO ERRICO
10 LUIGI ESPOSITO |
11 ANGELO FARINA
12 VINCENZO IODICE
13 ARCANGELO IOVINE
14 AGNIESZKA KIERSZTAN
15 SIMONE LINO |
16 LUCA LUBELLO
17 PIETRO MAIETTA
18 ANGELO MAISTO
19 IRENE MALTEMPO
20 DOMENICO NAPOLITANO |
21 ROBERTO PAGANO
22 ROBERTO PAGLIARO
23 ANNA POZZUOLI
24 GIUSEPPE VACCARO
25 MIMMO VASTANO |
Elenco artisti nati dal 1946 al 1960
1 ELVIO ACCARDO
2 SALVATORE ACCONCIA
3 RAFFAELE BOVA
4 WLADIMIRO CARDONE
5 ALESSANDRO DEL GAUDIO
6 GIUSEPPE DELLA VENTURA
7 GERARDO DEL PRETE
8 ANTONIO DI GRAZIA
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9 GIUSEPPE DI GUIDA
10 MIMMO DI LAORA
11 ENZO ELEFANTE
12 UMBERTO FABBROCILE
13 PEPPE FERRARO
14 SERGIO GIOIELLI
15 ANNA GIORDANO
16 PASQUALE LATINO
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17 MARIO MADDALONI
18 MAFONSO
19 BATTISTA MARELLO
20 ALFONSO MARINO
21 LIVIO MARINO ATELLANO
22 ANDREA MARTONE
23 EMILIO MORELLI
24 NICOLA PASCARELLA
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25 MIMMO PETRELLA
26 GIANNI PONTILLO
27 MARIA ROSARIA SOLARI
28 ANTONELLO TAGLIAFIERRO
29 GIOVANNI TARIELLO
30 GENNARO TELARO
31 ENZO TOSCANO
32 PAOLO VENTRIGLIA
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Elenco artisti nati dal 1935 al 1945
1 ARIZZI ROBERTO
2 BEATO ADOLFO
3 BRUNO AGATO
4 CORVINO MARIA TERESA
5 DE CORE ANTONIO
6 DEL GIUDICE ATTILIO
7 DEL VECCHIO CRESCENZO
8 DE MASI BENITO |
9 DE ROSA GIUSEPPE
10 DE TORA GIANNI
11 DONZELLI BRUNO
12 FARAONE ORAZIO
13 FLAMMIA EZIO
14 HAEBEL
15 MARINO GABRIELE
16 MULLER GERMAINE |
17 MORIELLO VITTORIO
18 PANARO ROSA
19 PROVASI GAETANO
20 RIVERSO VITTORIO
21 ROSSETTI MARIO
22 SQUEGLIA BEATRICE
23 SPARACO ANDREA |
Il Centro Culturale Il Pilastro in occasione del
ventennale dalla sua costituzione, che può essere
considerato - senza ombra di dubbio - un traguardo prestigioso per
una associazione senza ombrelli protettivi e coperture di alcun
genere, ha organizzato una serie di manifestazioni tendenti a fare
il punto sullo stato della cultura in Terra di Lavoro,
storicizzando la realtà nel campo delle arti visive, della poesia,
della musica, del teatro e della danza.
L'idea di base à quella di far emergere tutte le realtà
esistenti o esistite nel periodo 1930 - 2000
attraverso una puntuale ricognizione da far confluire, per ciascun
decennio, in una mostra collettiva per pittori e scultori ed in
una presentazione per gli altri ambiti artistici.
Per gli artisti nati fino al 1934 sarà organizzata una
mostra che si terrà nella sala espositiva del Pilastro, Via
Roberto D'Angiò, 56 Santa Mara Capua Vetere) domenica 15
settembre 2013 con inaugurazione alle ore 11.00.
L'elenco degli artisti relativi a tale
periodo (nati fino al 1934), le cui opere si intende esporre, è il
seguente:
AVIZZANO GIOVANNI
CAFOLLA GAETANO
CARPINE MARIO
CARPINE VINCENZO
CASADEI DOLORES
CAVALLO ALDOCECIO
CENCI ELIO
CIRILLO ELIO
COZZOLINO
D'ANNA RAFFAELE
DE CORE FRANCESCO |
FEROCE RINO
GALEONE VINCENZO
GIONTI
GUIDA PIETRO
IODICE FORTUNATO
IZZO GENNARO
LIGUORI ERMETE
MAROTTA ANTONIO
MIRRA
MINCIONE PASQUALE
ORANGE DE ROSA PASQUALE |
PANARELLA LUIGI
PORFIDIA ANTONIO
RAGOZZINO GIUSEPPE
REMINO PASQUALE
RUSSO ANIELLO
SANNINO
SANTOLI UGO
SERAO ERNESTO
SICUREZZA ANTONIO
VALDELLI GIOVANNI
UCCELLA RAFFAELE |
Si
invitano tutti coloro che hanno avuto contatto con tali artisti
(parenti, amici, collezionisti, critici, artisti, ecc.) a fornire
al Centro culturale il Pilastro ogni forma di
collaborazione (articoli di stampa, testi critici, foto,
cataloghi, opere, ecc.) per ottenere il miglior risultato
nell'organizzazione dell'evento, collegandosi alla
pagina facebook, ovvero ad uno dei seguenti recapiti
telefonici 0823.1701784 / 0823.844519 / 3203624327 ovvero al sito
del Pilastro, ovvero alla mail:
centrocultpilastro@virgilio.
Analoga richiesta viene avanzata per poeti, scrittori, musicisti,
autori, cantanti, attori, ecc riferiti, per il momento, ai nati
fino al 1934.
Successivamente si provvederà per gli artisti nati successivamente
e per febbraio 2014 sarà organizzata la mostra
delle opere di tutti in uno spazio di grande rilievo
istituzionale. Si ringrazia sin d'ora della collaborazione.
<- Qui a sinistra il
Patrocinio della Provincia. Cliccare per ingrandire
DOMENICA 21 Aprile 2013 ORE 11
IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO in collaborazione con il
MUSEO ABIERTO PARA EL MUNDO di Caracas
presenta
VENEZUELA, TIERRA DE GRACIA
Mostra collettiva degli artisti:
PIRELA Lidoska: I frutti della Madre
Terra
BASTARDO Roger: Cacicchi ed eroi indigeni
GUTIERREZ Elizette: Venezuela, terra di grazia
CAMPOS Orlando: La bellezza indigena
Presentazione di Gennaro Stanislao. Interverrà il Console della
Republica Bolivariana in Napoli Bernardo Borges
Al Centro Culturale Il Pilastro - Giovedì 24 gennaio 2013 ore
18,00: 3 MADRI - Incontro con la poesia
Al Centro Culturale Il Pilastro - 14 dicembre 2012: Il
Poeta nudo
Quando la mente è quieta, ed i nostri sensi vigili,
possiamo percepire con una pienezza a noi ignota la
profondità di un gusto perfetto e gradevole, l'ampiezza di
una immagine, l'ebbrezza di un intenso profumo, la rotondità
della carezza di un oggetto, la forza prorompente o la
sublime armonia di un suono... proprio da là, da quello
spazio di presenza consapevole, può nascere il sesto senso,
l'intuizione che non soggiace ad alcuna forma-pensiero, il
lampo artistico che fa di una creazione umana un'opera
d'arte. E la poesia trova in questo luogo altro, misterioso
ed apparentemente oscuro, la sua migliore opportunità di
espressione scandita ed amplificata dai ritratti fotografici
di Enzo Patria, ideatore dell'evento.
Nella fotografia il poeta è nudo, poichè la sua Poesia prende
tutto lo spazio che le spetta, in una dimensione dove non vi
sono più forme, maschere ingombranti o dissonanti, orpelli
superflui, ma dove rifulge solo l'Essenza, che brilla di
luce propria, della sua bellezza, che non ha bisogno
d'altro.
Nella performance / installazione saranno presenti
dodici poeti, ciascuno con una propria poesia, per
rendere partecipi coloro che avranno la curiosità di
intervenire in questo "percorso" affascinante e denso di
suggestioni.
Performance: Salvatore Iermano Testi:
Lucia Ferillo Fotografia: Enzo Patria
Musiche: Patrizio Ranieri Ciu
Organizzazione: Gennaro Stanislao
Collaborazione di: Ristorante Ninfeo, GeoArte,
Azienda Agricola Vestini Campagnano
"E poi venne il diluvio. Iniziò con una pioggerella
innocua che a molti parve anche benefica. I giornali
scrissero che in quell'anno la Lotteria avrebbe portato "una
pioggia di premi", e la cosa fece sorridere."
Caustico, irriverente, godibilissimo, il libro offre
l'occasione impagabile di rivisitare miti, tic, vizi,
contraddizioni, piccole e grandi manie, miserie, vanità del
nostro tempo... che fu.
Armando Saveriano - Salvatore Iermano
Giovanni Ruggiero, giornalista, inviato
speciale del quotidiano "Avvenire", rivela i suoi talenti
fotografici e letterari, grazie ad uno spirito vigile e
poliedrico che ne attesta l'unicità.
IL SEGNO ALATO
E GLI ABISSI SONORI
Partiture pittografiche, opere
visive, fotografie,
opere plastiche di LUIGI ESPOSITO
Giovedì, 12 aprile 2012 alle ore 19,00
Presentata da Gennaro Stanislao, curata da Enzo
Battarra
< a lato: "Quartetto poker"
per l'occasione verrà presentato il libro Detti Aurei,
tredici gesti in un solo atto per attore e pianoforte, con suoni
elettronici e video art (su tredici aforismi di Alberto Casiraghy)
di Luigi Esposito (ed. Lavieri) Interverranno: Enzo
Battarra e Paolo Graziano
La mostra, dal titolo IL SEGNO ALATO E GLI ABISSI SONORI,
presentata da Gennaro Stanislao e curata dal noto critico
d'arte Enzo Battarra al Centro Culturale Il Pilastro di
Santa Maria Capua Vetere, vuole descrivere la cifra
espressiva della pittografia musicale e dell'opera visiva di
Luigi Esposito. Attraverso le sue partiture
pittografiche, opere visive, fotografie, opere
plastiche, installazioni sonore e video-art , legate a temi
e simboli come la percezione, il segno grafico, ricco di
fascino e sintomatico mistero, l'estemporaneità del gesto,
l'improvvisazione, e ad altri lavori che richiamano
simbologie estetiche classiche, è possibile assistere ad un
percorso underground dell'artista (di circa un ventennio),
con opere dagli anni Novanta a tutt'oggi, realizzate su
carta, tela, carta fotografica, supporti eterogenei, nonchè
piccole sculture, installazioni sonore e videoart; e
raggruppate, all'interno della mostra, secondo gli aspetti
stilistici e filologici. Si potranno vedere, quindi,
opere musicali che non sempre necessitano di una
esecuzione strumentale o di un trasferimento sonoro: è
sufficiente guardarle per ascoltarle. In definitiva si può
affermare che nella pittografia musicale di Luigi Esposito
vive un segno che identifica un suono ma suggerisce anche
azioni gestuali e teatralità, che può essere assolutamente
indipendente, che coinvolge, oltre all'udito, l'azione
corporea, l'occhio, e la percezione, soprattutto.
Prima dell'inaugurazione della mostra verrà presentato il
libro DETTI AUREI, Tredici gesti in un solo atto, per attore
e pianoforte, con suoni elettronici e video art, di Luigi
Esposito; un'opera pittografica che traccia un percorso
introspettivo nel complesso e stravagante mondo degli
aforismi di Alberto Casiraghy. Composta in
una folata di tempo, nell'estate del 2008, e pubblicata
dalla casa editrice Lavieri (in tiratura limitata di 400
copie, contenente una stampa a rilievo autografa; e una nota
di Ennio Cavalli), essa ha tutte le caratteristiche del
teatro strumentale dove gli esecutori coprono ruoli di
performer, con momenti di happening e fuori scena. Tutto il
lavoro pittografico di Luigi Esposito nasce dall'esigenza di
unificare più forme espressive (musica, pittura, video,
teatro) in una forma di rappresentazione, dove l'agire e lo
svolgersi di un'azione non è semplicemente raccontato, ma
offerto in una più vasta possibilità di comprensione, in una
teatralità multimediale.
Geminae - testo di Enzo Battarra
Artista eclettico e complesso, Luigi Esposito è un indomito
sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte totale,
tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo
spettatore diviene parte integrante dell'opera. La fruizione
è essenza della struttura progettuale, la percezione viene
guidata ma mai imposta.
Nei suoi lavori è possibile vedere la musica e sentire la
pittura, in una sinestesia coinvolgente. Le sue non sono
opere tendenzialmente aperte, anzi hanno strutture di grande
razionalità e compiutezza, ma lasciano ampi spazi
all'interazione mentale.
Esposito lavora sopra le righe del pentagramma, dentro e fuori
lo spartito musicale, che pittoricamente viene contaminato,
amplificato, celebrato.
Il ritmo è nella natura delle cose, in pittura come in musica.
E se il segno si fa alato, prende il volo, allora la musica
scopre i suoi abissi, in una sorta di equilibrio sensibile,
un equilibrio precario dove ogni interferenza è un
arricchimento, un riscatto.
Nascono così le sue partiture pittografiche, che insieme con
altre opere visive, fotografiche e plastiche costituiscono
un corpus immaginifico, un viaggio dentro e fuori la
macchina umana. Costante è il rapporto con la corporeità,
con la fisicità, nel suono come nel segno. Questa tensione
del corpo è evidente nelle opere su superficie, nella
gestualità che le connota, ma è la stessa gestualità che è
necessaria in un'esecuzione musicale, in una performance
teatrale, in un video. E Luigi Esposito ama sempre più
spesso sconfinare nei territori della multimedialità.
Artista totalizzante, quindi, ma anche e soprattutto figura di
intellettuale capace di rinnovarsi alla luce dei tempi,
portato a essere nella contemporaneità un demiurgo, un
artefice magico e un facilitatore di processi della
conoscenza.
Esposito diviene quindi il ricercatore di una fonte comune
dell'arte, di una radice piantata nel profondo della
dimensione umana, dove il sogno alato di Icaro equivale a
una consapevole descensio ad inferos, dove pittura e musica
nascono gemelle. Geminae!
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Cliccare sulle miniature
per gli ingrandimenti.
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Compositore, performer, artista visivo In
seguito agli studi accademici (Laurea con lode in
Composizione con mezzi elettroacustici; Diploma in Musica
Corale e Direzione di Coro; Diploma in Musica Elettronica al
Conservatorio Santa Cecilia di Roma), è entrato in contatto
con le maggiori personalità artistiche del panorama
internazionale, soprattutto con Sylvano Bussotti - di cui è
stato allievo e poi collaboratore - condividendone la
poetica. Inizia così l'interesse alla letteratura, all'arte
visiva, ai linguaggi multimediali e pittografici connessi ad
una radicale teatralità.
Dal 1994 ha prodotto disegni, dipinti, grafici, opere
plastiche e video art che sono frutto di una nuova codifica
del pensiero musicale. La sua produzione spazia da lavori
per la scena (Centauro Tilbury - della vita
elegante - per baritono/attore, flauti, violino, clarinetti,
pianoforte e nastro magnetico; Guernica y Luno, azione
scenica per attore, mezzosoprano, baritono, ensemble ed
elettronica); a composizioni per grandi organici
(Campi di forza, per pianoforte e orchestra; Frammenti per
Kandinskij, per orchestra; Riflessi, per percussioni e
orchestra); a pezzi di musica da camera
(Frantumazioni, per flauto, clavicembalo e archi; Anelli,
per flauto, violino e pianoforte; Aurora verd'azzurra, per
baritono, clarinetti, flauto in sol, oboe, violoncello,
fagotto e tastiere); a monografie strumentali
(Oργn, trentadue sentieri dell'animo, per pianoforte e
azione gestuale; Le chateau de l'espàrance, duo speculare
per baritono solo; VeniceFenix, itinerante in gondola per
pianoforte; Chirone, trio virtuale per clarinetto basso; La
stanza di Aleppo, ombra visiva per violino solo; Wanted, per
chitarre, gesto sonoro, voce ed elettronica, con video art);
a brani di musica elettronica (Dada, per flauto e nastro
magnetico; Verso il nostro non finito, per voce recitante e
nastro magnetico; Vox Veritas, per cinque voci ed
elettronica; Simulacri, dialogo virtuale per voci ed
elettronica; Not Sound-Not Word, per voce ed elettronica;
Tiepido Tiepolo, per suoni elettronici, su supporto
digitale; Campi di Forza per pianoforte ed elettronica;
Trilogia delle passioni); fino alla creazione di partiture
pittografiche destinate all'azione performativa/sorprendente
del "divino esecutore" (What is the real one?; Gioco in
ombra della maschera marchesa; Rock star; Canta l'onde del
siculo stretto; Le ciel de lit de Justine est oè?;
Tetralogia della Narrazione del Suono; Detti Aurei).
Sue opere sono state eseguite in prima mondiale in
importanti festival nazionali ed internazionali.
Ha pubblicato lavori di analisi per il Teatro dell'Opera di
Roma, Spirali/vel, Transeuropa; e opere musicali per le case
editrici Bèrben; PulcinoElefante; Santabarbara; Dante &
Descartes; Pagano; Spring; Lavieri. Ha inoltre pubblicato
con Sylvano Bussotti e con i poeti e scrittori Ennio
Cavalli, Alberto Casiraghy e Alda Merini. Le sue opere
visive, spesso oggetto d'interesse di collezionisti, sono
state esposte in molti luoghi prestigiosi. Mentre nel 2009
pubblica con la casa editrice Lavieri, i "Detti Aurei",
un'opera multimediale, per Attore, pianoforte, suoni
elettronici e video art, su testo di Alberto Casiraghy.
Nella sua attività di musicologo ha
partecipato a festival, concerti, presentazioni, ed ha
tenuto conferenze, seminari e workshop, sulla scrittura
pittografica e sulla computer-music e sui generi legati alla
ricerca e alla sperimentazione, in università, associazioni
artistiche e musicali, centri di ricerca: Numerose riviste
ospitano sue opere visive, lavori di analisi e saggi
musicologici. è redattore della rivista europea di arte e
letteratura SUD (dal 2006 a tutt'oggi). Collabora
attivamente con la rivista di ricerca musicale Suono Sonda
(dal 2006 a tutt'oggi). Dal 1999 il suo nome figura
nell'Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei
edita da Pagano (NA). Sovente alterna la sua attività di
compositore a quella di pianista, direttore e performer
electronics live, nonchè di organizzatore e ideatore di
rassegne artistiche e musicali. Nel giugno del 2009 è stato
Composer in residence al Forum fùr neue Musik (Oberstdorf -
Germania).
Ormai, già da diversi anni la sua variegata produzione
artistica (composizioni musicali, opere visive, opere
plastiche, video art, installazioni sonore, musica
elettronica, saggi musicali, lavori di analisi) trova spazio
anche nei Musei e nelle Gallerie d'arte, dove gli sono state
dedicate personali e collettive unite a performance e prime
assolute: Mimmoscognamiglio Arte Contemporanea di Napoli,
Museo Campano di Capua, Centro AREA di Palermo, Anfiteatro
di Santa Maria Capua Vetere, Museo Archeologico di Santa
Maria Capua Vetere, Museo Civico Casa Cavassa di Salluzzo,
Real Sito Belvedere di San Leucio, Dissonanzen di Napoli,
Synapser#4 di Bologna, Museo di Arte Contemporanea del
Sannio, Teatro Studio di Firenze, Reggia di Caserta, Empiria
di Roma, Musik Schùle di Oberstdorf (Germania), Oji Hall di
Tokyo, Castello di Ventotene, Museo Civico di Santa Maria
Capua Vetere, Museo di Arte Contemporanea di Caserta, , dove
sono in permanenza alcune sue opere. Nel 2004 la sua opera
Oun (un ciclo gigantesco di trentacinque brani per
pianoforte), è stata incisa in CD dal pianista e compositore
Hidehiko Hinohara; edita da Santabarbara.
Nel 2011 ha composto le musiche per il film
Dissent di Helmut Dosantos e per il documentario You Are
Where You Live di Vincenzo Mistretta. Nel gennaio 2012, al
Teatro Cimarosa di Aversa, ha ricevuto il prestigioso
"Premio Internazionale Domenico Cimarosa" per la sua opera
"Frantumazioni" per flauto archi e cembalo, scritta come
opera di denuncia dopo il crollo del tetto della casa natale
di Domenico Cimarosa. Attualmente è in corso la
realizzazione di un film d'arte sulla sua opera pianistica
Orghè (incisa in CD nel 2004 dal pianista e compositore
Hidehiko Hinohara ed edita da Santabarbara), con la Regia di
Vincenzo Mistretta, dove nel ruolo di attori sono coinvolti,
artisti, musicisti, scrittori, poeti, compositori, registi e
performer di fama mondiale.
Riferimenti e indirizzi email:
lues@libero.it
Sito web Cemat
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LA
MUJER VENEZOLANA
Liliana Benitez | Orlando Campos
| Vidalia Gonzàlez
Miguel MarSàn | Edgar Vegas
Inaugurazione 18 marzo 2012 ore 11,
fino al 31 marzo
Liliana Benitez con i suoi lavori di oreficeria esprime una donna
sensuale, erotica. Si ispira ad artisti catalani come Dalì e Gaudì
ma anche all'oreficeria precolombiana.
Orlando Campos è scultore, curatore, critico, insegnante. La sua opera è
presente in musei d'arte del proprio Paese e all'estero (compresa
l'Italia) oltre che in numerose collezioni private.
Vidalia Gonzàles è un'artista popolare, le cui opere sono piene di
colore. Ha ricevuto numerosi premi e partecipato a tantissime
esposizioni, anche in Italia
Miguel MarSàn con la sua donna pop esprime con la sua
opera critica sociale e ironia. Espone dal 2007 ed ha al suo
attivo numerose mostre nel suo Paese ma anche negli USA ed in
Italia.
Edgar Vegas esprime sentimenti come la felicità o il
dolore attraverso rappresentazioni che legano strettamente le
figure al loro paesaggio.
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VITTORIO
ROMANO
COSMO E NATURA
Allestimento di Gennaro Stanislao | Testo critico di
Giorgio Agnisola
Domenica 29 Gennaio 2012 (inaugurazione alle ore 11,00) | Fino al
14 febbraio 2012
Un metamorfismo analitico e visionario è il segno fondante
dell'arte di Vittorio Romano. Che seppure appaia rimandare
alla sua formazione di architetto nel suo registro sostanzialmente
segnico e grafico (che pure assume negli ultimi anni connotati via
via più pittorici), in realtà si nutre di ispirazioni
poetico-fantastiche aperte ad una interpretazione esistenziale
della vita. è qui che si riconosce la densità del suo viaggio
espressivo, la sua apertura all'invisibile. Romano di fatto trasla
le proprie emozioni in un universo immaginario restando
rigorosamente segnico, affidandosi alla sua abilità, alla sua
pazienza analitica, alla cura estrema del dettaglio. Interpreta il
suo mondo con intensità, ma lo fa con discrezione, con misura,
quasi mascherando sentimenti e idee, che affida ad una pagina
visiva con un taglio il cui dato tecnico sembra a primo sguardo
essere preponderante.
In realtà, per capire l'arte di Romano occorre entrare dentro
l'opera, analizzarla attentamente nei suoi assetti compositivi,
per cogliere poi quel tessuto metaforico di cui si accennava e
dunque il suo orizzonte intuitivo.
Nelle prime prove, quelle degli anni Settanta, progetto e
immaginazione coesistono: le opere riguardano prospettive
avveniristiche, in senso reale e metaforico, in cui si leggono in
eguale misura la macchina e la natura. Quasi sempre sono concepite
con un nucleo originario, attorno al quale l'opera viene per così
dire elaborata per successive intuizioni, come in Esplosione
di un uccello, dei primi anni Settanta, uno dei primi lavori
di Romano, in cui il volatile viene letto con una dinamica visiva
sostanzialmente concettuale. Così in altre opere degli stessi
anni, seppure con un registro più compatto, come Paguro e il
suo habitat (1975) e Ovoide e struttura tecnologica
(1976).
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Cliccare sulle miniature per gli
ingrandimenti.
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Con gli anni Ottanta l'immagine
diventa più antropomorfa. Nelle strutture ancora segnate da un
assetto costruttivo, architetture fortemente prospettizzate che
paiono rimandare a geometrie spaziali, a costruzioni di un mondo
futuro, si innestano in maniera sciolta, leggera, suggestivi
profili di piante e fiori. Alla forma concettualizzata e rigorosa
se ne associa una più libera, mobile e indefinita, come in
Cubo e radice (1984) e Sfera in evoluzione (1984).
Sono di questo stesso periodo le prime forme curve non più legate
ad una pura circolarità segnica, ma aperte ad un gioco vidivo
sensuale e dinamico, antropomorfo, come in Radice e superficie
aperta (1987). Nel solco della ricerca intrapresa nel
decennio precedente si aprono gli anni Novanta. Il contesto
naturalistico prende corpo, con un assetto più evocativo in
termini poetici. Sebbene il contesto dell'opera resti fantastico,
sovente compare un orizzonte scenico, come un paesaggio, una
cortina di arbusti, un canneto. Che tuttavia si lega
progressivamente ad una forma avvolgente, che rimanda
metaforicamente ad un principio di vita. I titoli delle opere di
questi anni, come Acqua e piante oblique (1992) e
Struttura d'origine (1992) danno riscontro altresì di una
sorta di ricerca del mistero originario e fecondante la vita. è
appunto questo aspetto che nelle ultime opere, quelle dei primi
anni Duemila, prende corpo, si rassoda, anche con una intrinseca
tensione ecologista. Si legge nei titoli dei suoi lavori un
risentimento delle attuali condizioni del nostro pianeta
minacciato dai danni dell'ambiente. Lo testimoniano alcune opere
come Natura in bilico (2002) e Foglie e pianeta (2002). Il segno
frattanto, recuperando una fine tessitura pittorica, soprattutto
nelle seppie, si è ulteriormente affinato, assumendo quasi
interamente la forma di motivi vegetali, mentre lo sfondo è
nuovamente ampio, dilatato, quasi aurorale.
Sono i lavori della recente stagione in cui Romano si muove con
una pronuncia in equilibrio tra spinta poetica e assetto
meditativo. la stessa tensione ecologista si legge come
avvertimento interno più che esterno, come paura dell'anima. è
tuttavia il segno poetico in definitiva a prevalere, un segno
legato alle inflessioni del tratto, alla dolcezza delle linee,
alla misura soffice dei contorni, in cui l'artista tradisce la sua
introversa e sensibilissima natura e altresì la sua ampia,
sedimentata cultura.
Giorgio Agnisola
Vittorio Romano è nato a Napoli il 14 novembre 1943 e risiede a
Santa Maria Capua vetere in Corso Aldo Moro 243. Diplomato
all'Istituto St. d'Arte di Napoli "F. Palizzi" nel 1960, consegue
la maturità artistica presso il Liceo Artistico della stessa città
nel 1961; si laurea in Architettura nel 1971 alla Università
Federico II di Napoli. è stato ordinario di disegno e storia
dell'arte nelle scuole secondarie superiori fino al 2002.
Le mostre giovanili risalgono agli anni Sessanta. Nel 1972 inizia
la ricerca artistica nel settore della grafica. Nel 1976 realizza
la sua prima mostra personale presso la galleria "San Carlo" di
Napoli; successivamente espone in tre mostre personali alla
galleria "Acomearte" di Napoli, nel 1984, 1987 e 1992.
Nel frattempo continua a partecipare a numerse mostre collettive
in spazi pubblici e privati. Nel 1994 realizza una mostra
antologica nella biblioteca monumentale seicentesca dell'Istituto
Magistrale Statale "E. P. Fonseca". Nel 1997, ancora presso lo
stesso Istituto, realizza una nuova personale nell'ambito della
manifestazione "Napoli Monumenti Porte Aperte". Nel 2002 a Napoli
espone nel caffè letterario "Il Re Nudo". L'ultima personale è
stata allestita nel 2007 presso il Centro culturale "Il Pilastro"
di Santa Maria Capua Vetere. Sue opere figurano in collezioni
private e pubbliche (Pres. Reg. Campania).
Contatti:
vittorioromano43@libero.it| Web:
http://xoomer.virgilio.it/architetturasacra | Cell. 333
7680268
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